Big Fish sotto i riflettori: ecco la nostra intervista esclusiva!
Big Fish, dj/produttore e creatore di Doner Music, sicuramente non ha bisogno di presentazioni. Doner Music, la sua creazione, si pone come punto di riferimento per la Bass Music in Italia, potendo vantare del suo roster, dj e produttori di qualità, tra i quali Aquadrop, Retrohandz, Nobel e altri. Questa è la nostra intervista a Big Fish!
- Cosa ti ha spinto ad intraprendere questa strada?
La passione per la musica. Agli inizi degli anni ’90 rimasi folgorato dal programma di Jovanotti su Radio Deejay, che fu il primo a portare l’hip hop al grande pubblico in Italia. Non esisteva Internet, c’erano solo le radio, i negozi di dischi e i concerti per scoprire nuova musica. Erano i tempi in cui per farti notare dovevi fare bella musica, punto e basta. Ho iniziato a produrre strumentali hip hop in cameretta con un campionatore e mi vedevo con Tormento una volta a settimana: ogni sabato gli davo delle basi, il sabato successivo mi consegnava i pezzi. I Sottotono nacquero così, per passione, e per passione sono nati tutti gli altri miei progetti: i miei dischi solisti, Doner Music, le mie uscite per Mad Decent e tutto il resto. Ho l’impressione che al giorno ci sia troppa gente che più che essere fan della musica, è fan del successo. Ragazzi che cercano un manager ancor prima di aver fatto qualcosa, che cercano scorciatoie con ghost produzioni, like e visualizzazioni comprate. Il mio personale consiglio ai ragazzi che si avvicinano al mondo della musica è quello di farlo guidati dalla passione e non dalla voglia di avere successo. Credo che i risultati arrivino in modo naturale se si ha talento, testa e la lucidità di mantenere la pazienza. Se il successo è il primo obiettivo forse è meglio smettere subito per preservare il proprio equilibrio mentale: stare dietro in modo maniacale a views, like, ecc. è una roba che prima o poi ti manda fuori di testa e fa scemare il piacere di far musica e la qualità della musica stessa, perchè il focus si sposta su altro. - L’ uscita del tuo primo disco da solista, segna la nascita di Doner Music: è stato il passo più importante della tua vita?
“Robe Grosse” è stato senz’altro un disco molto importante per me, mi ha rilanciato dopo il periodo Sottotono ed è stato il primo album rap con un’attitudine club in Italia, ha aperto le porte a tutto ciò che è venuto dopo il 2006.
Doner Music all’epoca era solo un marchio per identificare la proprietà del master, poi è diventata una label hip hop che ha lanciato Nesli, Onemic, Ensi, Rancore & Dj Myke, dal 2013 più che una semplice label è la struttura che vuole essere il punto di riferimento per i produttori di bass music in Italia: gestiamo dal punto di vista discografico, editoriale, di management e d’immagine la carriera di producer come Aquadrop (Mad Decent / Buygore / Ultra), Retrohandz (Dim Mak / Rimbu) e Kharfi, per fare alcuni nomi, e attraverso la label lanciamo anche artisti talentuosi agli inizi del proprio percorso. Non a caso abbiamo voluto fortemente una partnership con This Is Edm per il release party della nostra nuova compilation di martedì 8 marzo: abbiamo voluto dare la possibilità ai producer di inviarci i loro pezzi per farli suonare da me e gli altri dj durante l’evento, e la traccia unreleased che ci piacerà di più vincerà una release su Back Door, la nostra serie settimanale di free download: http://thisisedm.it/doner-compilation-party-contest/
Doner Music in un certo senso è stato il passo più importante della mia vita perchè mi ha reso totalmente indipendente nel mio percorso artistico e mi ha permesso di raccogliere sotto la stessa ala quelli che ritengo i più validi produttori di bass music in Italia. - Hai prodotto con Fabri Fibra, hai lanciato Nesli, Emis Killa e Two Fingerz: da quale di questi talentuosi artisti, hai ottenuto più soddisfazioni?
Ognuno di loro a suo modo mi ha dato delle belle soddisfazioni, con tutti abbiamo ottenuto dei bei risultati.
Emotivamente sono legato a “Tradimento” di Fabri Fibra perchè è stato il primo lavoro da produttore commissionato da una major nel periodo di “Robe Grosse”: quell’album ha cambiato la storia del rap in Italia, ha aperto le porte a tutti gli altri rapper che sono entrati nel mainstream. Credo che “Applausi Per Fibra” ad oggi sia tutt’ora una delle mie produzioni più belle. - Che cosa hai provato dopo che “Gyal Like Me” uscì per la stessa etichetta del noto produttore olandese Wiwek?
E’ stata una bella soddisfazione, la mia prima release internazionale di musica elettronica dopo anni nella scena hip hop/urban italiana. E’ un pezzo nato da Aquadrop, nostro artista Doner Music, a cui ho messo mano ed è nata la collaborazione. L’abbiamo inviata direttamente a Wiwek, che nel 2014 non aveva ancora tutta l’esposizione che ha ora, il quale ha deciso di pubblicarla per la sua neonata label Rimbu insieme a un suo remix ufficiale. Pensa che allora non esisteva nemmeno il termine Jungle Terror… - Qual è stata la più grande soddisfazione della tua carriera fino ad ora?
Difficile dirlo, sicuramente nel mondo dell’elettronica le più belle soddisfazioni le ho avute da settembre ad oggi: l’EP “Midnight Express” e il singolo con Fabri Fibra su Mad Decent, il remix ufficiale di “Be Right There” di Diplo & Sleepy Tom, il mixato per Diplo & Friends su BBC Radio 1Xtra, la nuova versione ufficiale di “I’m Outta Love” di Anastacia uscita sul suo canale Youtube/Vevo qualche giorno fa.
Dal 1994 ad oggi ho avuto tanti alti e bassi, un’altalena tra dischi di platino e momenti di difficoltà. Al di là dei risultati in senso stretto, le più grandi soddisfazioni me le sono tolte nei momenti di riscatto, quando nessuno credeva più in me e io stesso non credevo in me.
Ti faccio un esempio: negli anni 2000 la Warner mi mandò in America a conoscere gente tipo Busta Rhymes, T.I., ho incontrato alcuni tra i principali rapper americani prendendo contatti. Tornato a casa, non ho contattato nessuno perchè non mi sentivo all’altezza, forse sbagliavo. Solo ora dopo le release su Mad Decent e le collaborazioni con Diplo e Anastacia ho capito che osare non fa mai male, e che per quanto mi sembri tutt’ora incredibile forse posso ritagliarmi un piccolo spazio nella scena internazionale. Tenendo sempre la passione come bussola, per tornare alla prima domanda, guidato dalla voglia di fare cose che mi divertono e che sento mie: continuerò a raccogliere ciò che verrà senza rimpianti o rimorsi.
Esattamente l’ 8 Marzo, nonchè festa della donna, Doner Music, in patnership con This Is EDM Italia, lancerà un contest per artisti in occasione del Doner Bombers Vol.4 Release Party.
Le tracce che piaceranno di più ai dj verranno suonate live, mentre quella unreleased, reputata migliore, vincerà una release su Doner Music in Back Door, la rubrica settimanale free download dedicata ai nuovi nomi della bass music.
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