La musica unisce le persone; è una frase che ascoltiamo, leggiamo spesso, ma non sempre cogliamo il vero significato di questa frase. Se si porta l’EDM in un paese tanto povero tanto popoloso come l’India, non sempre capita di far divertire il pubblico e al tempo stesso di aiutare davvero una grandissima parte della popolazione, popolazione che vive in baracche, che non sempre riesce a combattere la povertà che incombe giorno dopo giorno, che a tutto pensa tranne alla musica elettronica. È una realtà davvero difficile da comprendere quella che troviamo in India, ma a volte accadono eventi inaspettati, che aiutano un po’ tutti a mettere di lato per qualche ora i problemi giornalieri. E Hardwell, a Mumbai, c’è riuscito.

13 Dicembre 2015, Mumbai, India. Quasi settanta mila spettatori, tutti riuniti per un unica causa, per un unico scopo: saltare davanti ad uno dei dj più importanti della storia della musica e raccogliere soldi per aiutare ben diciotto mila bambini, bambini che vivono nell’estrema povertà, che trascorrono l’infanzia in uno dei modi peggiori; il tutto, iniziativa della United We Are Foundation, si è svolto nello stadio D.Y. Patil, dove Hardwell si è esibito in uno dei suoi migliori live. L’aftermovie è l’unico modo per rivivere tutti i momenti trascorsi con il nostro dj preferito a Mumbai, ma, possiamo ben dire, è una vera e propria celebrazione della vita e dimostra la potenza con cui la musica può giocare nell’unire tutte le persone unite per la stessa causa. Il modo come il pubblico accoglie Hardwell è davvero sensazionale e commovente: non accade ogni giorno di trovare una figura così importante in un ambiente così triste e afflitto quale quello indiano, ed è anche in questi modi che si distoglie l’attenzione da tutto il male che circonda l’India. Non era mai accaduto un evento così grande all’interno dell’industria della musica elettronica, anche se già Hardwell ed il suo team erano passati da lì per l’Asian Club Tour (rivivete quei momenti con noi, al seguente. Quale sarà la prossima tappa?

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