Fresco di DJ Set in Italia, Timmy Trumpet è sulla cresta dell’onda: dopo il successo mondiale di “Freaks“, il dj australiano non vuole fermarsi e continua a sfornare tracce di successo, una dopo l’altra. Associato alla sua celebre trombetta ed al suo stile tipicamente Melbourne Bounce, Timmy si è fatto quattro chiacchiere con noi: ecco la sua intervista esclusiva!

-Ciao Timmy, partiamo subito con una domanda che riguarda la tua hit “Freaks”: cosa hai provato quando è diventata virale?
E’ stupendo vedere la gente rielaborare la tua musica in modi che non ti saresti mai aspettato. Prima Savage ha aggiunto il vocal ed è diventata multi-platino. Poi Russ e Toby hanno aggiunto un forno ed è diventata virale! Sono molto fortunato e grato.

-Come ha impattato il successo di “Freaks” sulla tua carriera?
Mi ha aiutato a costruire il mio profilo internazionale. Sono a metà strada del mio primo Tour europeo. Dopo di questo ho un tour americano ed un tour asiatico. Amo l’Europa così tanto che non vorrei doverla lasciare!

-Quali sono le tue prossime uscite, i tuoi prossimi progetti?
Un mese fa ho rilasciato “Hipsta” con il mio amico Chardy. E’ stata 3 settimane consecutive al primo posto dell’Australia Aria club chart. Ho un sacco di altre tracce che devono ancora uscire, incluse delle collaborazioni con Carnage, MakJ, Will Sparks e altri ancora.

-Un DJ a cui ti ispiri?
Parlando di Carnage, ho trascorso molto tempo con lui e la sua crew durante il Future Music Festival Tour in Australia. E’ molto simpatico e super talentoso.

-Cosa ti sentiresti di dire a tutti i giovani produttori che stanno cercando di raggiungere il successo ed emergere?
Ponetevi degli obiettivi, restate positivi, ascoltate una vasta gamma di generi e lavorate, lavorate, lavorate ed infine lavorate.

Ed infine una domanda del duo italiano SoundKillers!

-Sei sempre in tour, dietro le consolle di ogni parte del mondo:riesci a trovare del tempo per la tua famiglia, per la tua vita privata? O è semplicemente impossibile per un dj con questa tour schedule?
Io sono un po’ un maniaco del lavoro ma cerco di ricordare cosa è importante. L’anno scorso, durante il mio tour americano, ho portato tutta la mia famiglia in Vegas per trascorrere del tempo insieme. E’ tutta una questione di impegno. Ma la cucina della mamma non è così male.

Ringraziamo il simpaticissimo Timmy ed il suo manager per la disponibilità

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