Questo mese  abbiamo portato in casa Size Italia due talentuosi producers che stanno davvero facendo sentire la loro influenza nella scena elettronica, Simon de Jano & Madwill. Entrambi cresciuti nel Milanese, hanno vissuto la cultura della musica classica e rock fin dalla tenera età, fino ad entrare nel mondo dell’House in età post-adolescenziale. Dopo aver detto la loro in numerosi club locali, hanno tirato fuori i loro primi progetti musicali su Sosumi Records con successi del calibro di ‘K.I.T.T.’ e ‘Skyline‘, fino ad approdare alla corte di Steve Angello con la loro ‘Temptation‘, insieme agli Still Young. Ecco che cosa ci hanno raccontato i due…

1. Ciao ragazzi, grazie per aver preso parte a quest’iniziativa. Come  ogni intervista siamo soliti rompere il ghiaccio con la classica domanda: chi sono Simon de Jano e Madwill prima di essere due promettenti dj e produttori?

– Ciao a tutti, siamo due ragazzi ed amici accomunati dall’amore per la musica, in particolar modo l’house music.
Siamo entrambi cresciuti ascoltando inizialmente il filone French Touch di fine anni ’90 e successivamente siamo stati rapiti dai “primi” Swedish House Mafia (quando ancora non lo erano di nome ma già di fatto)

2. Com’è nata questa vostra grande passione e cos’è che vi ha spinto a prendere la decisione di creare un duo, ormai definibile come tale?

-Mat : la mia passione nasce dal fatto che mio padre negli anni 70 faceva il dj e, fin da piccolo, mi ha cresciuto a suon di funky soul rock e tutta musica di qualità che mi ha portato ad avere un discreto bagaglio culturale, elemento che nell’house è e sarà sempre fondamentale.
Per quanto riguarda il duo, ci piace lavorare insieme ma non siamo un duo fisso, la nostra è una crew o meglio un team di tre persone (Io – Simon – Fraanklyn) che hanno il piacere di lavorare e divertirsi assieme.

-Simon: ho iniziato a suonare il pianoforte per gioco intorno ai 5 anni, poi a 10 sono entrato in Conservatorio.
Durante i miei studi accademici ascoltavo musica classica ma verso i 13/14 anni, come un po’ tutti, ho iniziato a sentire l’esigenza di qualcosa di diverso, di più “giovane”: da lì incominciai ad ascoltare hip-hop e la dance anni ’90 nel Deejay Time di Albertino.
La passione mano mano si è fatta sempre più forte e sono arrivate le prime serate in discoteca come deejay e le prime produzioni fatte con una Yamaha DJX (quando le risento mi metto ancora a ridere).
Ho lavorato per anni in “solitaria” ma quando ho incontrato Madwill e Fraanklyn l’unione è stata del tutto naturale: io sono il musicista della crew, Madwill porta e sviluppa le idee mentre Fraanklyn, che è quello più tecnico, alla fine “assembla” il tutto.

3)Quest’anno avete lavorato a bensì tre tracce con gli Still Young da quanto mostrato sui social. Com’è stato venire a contatto con due produttori di così tanto talento e creare un lavoro come Temptation, rivelatosi un gran successo dopo non appena una settimana?

-Still Young, come immagino sappiate, sono un duo alquanto misterioso e non possiamo purtroppo svelarvi granché.
Possiamo dirvi che sono due ragazzi molto umili e simpatici con cui abbiamo creato da subito un ottimo rapporto anche al di fuori dell’ambito musicale. Ci riteniamo molto fortunati ad avere collaborato con loro e speriamo nel futuro di continuare a farlo !

4) Il 2015 per Simon de Jano e Madwill è stato l’anno della consacrazione grazie al raggiungimento di importanti obiettivi come il supporto di Steve Angello e di Bob Sinclar e le esibizioni nei più grandi festival di musica elettronica in Italia come Nameless Music Festival e Rock in Roma. Che sensazioni avete provato una volta raggiunti questi traguardi?

– Siamo molto soddisfatti di ciò. Circa due anni fa abbiamo deciso di andare controcorrente (musicalmente parlando): in pieno periodo big room, nonostante le label ci richiedessero produzioni più “pesanti”, abbiamo deciso di fare quello che più ci piaceva e penso che questo, a lungo andare, sia stato uno dei nostri punti forti. Se fai quello che ti piace (e lo fai bene..) prima o poi i risultati arrivano.
La nostra pazienza e il nostro lavoro ci hanno dato ragione: dapprima Kryder, che ha creduto in noi con i primi lavori su Sosumi, e successivamente il remix per un vero e proprio idolo come Bob Sinclar e la release sulla Size di Steve Angello.
Ma nonostante tutto ci teniamo a sottolineare che abbiamo i piedi ben piantati per terra: sappiamo che questo è solamente un punto di partenza e c’è da lavorare ancora molto duro.
Riguardo i festival siamo molto onorati di avere preso parte ad eventi del genere: sono stati dei grandi palcoscenici per fare conoscere la nostra musica ed il nostro live.
Non bisogna però dimenticarsi della cultura del “club” che ultimamente vediamo, soprattutto dai più piccoli, quasi dimenticata: salire su un palco davanti a migliaia di persone è gratificante ma lo è allo stesso modo il riuscire a creare l’atmosfera in piccoli club di 300/400 persone.

5) Come ha affermato ironicamente Madwill qualche settimana fa in risposta ad alcuni fan riguardo la release di Temptation sull’etichetta di Steve Angello: “Siamo veramente soddisfatti di essere entrati in questa grande famiglia, ma gli svedesi sono tre!”, fatto che ci fa pensare che dopo Size le ambizioni sono ancora più forti. Quali sono i vostri progetti futuri? Ci sarà possibilità di vedervi anche in Axtone o in Refune?

– Certo, le ambizioni sono forti, esistono tante label che stimiamo e vedremo cosa faremo nel 2016.. noi ce la mettiamo tutta !

6) Steve Angello tramite We Rave You, noto sito di informazione sull’Edm, ha dichiarato che la musica dance durante la sua evoluzione non ha mai raccontato una storia a differenza di altri generi musicali e che c’è bisogno di qualcuno che racconti la propria. Nelle vostre tracce cosa cercate di trasmettere maggiormente? In futuro potremo vedere dei Simon de Jano & Madwill più melodici e sperimentali o ancora fedeli al proprio stile?

– Nelle nostre tracce cerchiamo di trasmettere tutto ciò che abbiamo “assorbito” durante anni di ascolti: ci piace sempre sperimentare cose nuove ed evolvere man mano i nostri suoni. Un grande problema degli ultimi filoni musicali è che, una volta trovato un sound che rispecchia un artista, lo si spreme mano a mano senza inventare e sforzarsi di creare nulla di particolarmente nuovo.
Non è facile ma cercheremo di non fare questo errore.

7) Che ne pensate dei giovani produttori del momento che si stanno facendo sentire nella scena nonostante la tenera età, come ad esempio il newyorkese Simon Alex, che a 16 anni vanta già future collaborazioni con produttori del calibro di Ansolo e Tom Tyger?

– Simon è un ottimo ragazzo e un grande talento: la cosa bella è che ce ne sono tanti ai giorni d’oggi.
Nel Groove Year New Talents cerchiamo di dare spazio ai nuovi talenti anche se, rispetto ad un tempo, oggi è davvero dura emergere ed ancora più difficile è mantenersi a livelli alti per più anni.
Il mercato è diventato veramente veloce e quasi “usa e getta” e, con il passare del tempo, il talento non basta più. Bisogna avere background e crescere a livello social, marketing, musicale, live…

8)Ragazzi con questo è tutto. È stato un piacere interagire con voi. Speriamo di rivedervi presto in Size e con nuove tracce!
– Grazie a voi per il tempo dedicatoci, a presto e un grande saluto a tutti i Groovers!

Continuate a supportare questi incredibili artisti sui loro rispettivi social network e la loro ultima traccia ‘Temptation’ su Beatport, iTunes e Spotify.

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