Due giorni fa, lessi un articolo interessantissimo dal new york times dove il giornalista Ryan Bradley parla di varie previsioni del futuro. Secondo Bradley, il futuro della nostra società e delle nostre tendenze non è mai stato così difficile da decifrare. Perché? Perché ci sono troppi fattori “instabili” che possono influenzarlo in maniera totalmente imprevedibile, e allo stesso tempo la tecnologia non è più vista come la grande salvatrice e l’unica soluzione, ma anzi sta divenendo parte del problema. L’interrogativo è più che interessante e Bradley ha deciso di far rispondere ad alcuni esperti ai lavori dei settori differenti, per avere una visione d’insieme, chiedendo ad ognuno di essi quale il suo punto di vista riguardo la propria professione, tra gli interpellati, principalmente economisti e biologi, c’è anche Skrillex che rappresenta il settore musicale e queste sono le sue parole tratte dall’intervista:

” Il futuro è un incidente. E’ un incidente perché devi essere in continua esplorazione. Devi farti largo con un machete finché non ci incappi sopra. Non sperare di trovarlo, se non prendi strade mai prese prima. Non pensare comunque di dover andare poi così lontano: è una questione di “cosa inizierà ad ascoltare la gente?” e per rispondere ascolto sempre quel che fanno i ragazzini. Le creazioni più interessanti sono quelle che condividono i giovani nel web. E’ roba grezza, singolare, nata da un approccio con le tecnologie senza troppi punti di riferimento. Mi trovavo in Sud Africa qualche tempo fa e ricordo tanti ragazzi aprire una finestra con il mondo ed arricchirla della propria cultura attraverso semplicissimi smartphones obsoleti. Altri lavorano su console in piccole baracche, suonando ogni giorno quella che si potrebbe definire “african house”, perché nata dal mix tra l’house internazionale e i suoni africani. Stiamo parlando i ragazzini intorno agli otto anni. E’ da loro che mi lascio ispirare. “

Personalmente condivido pienamente i pensieri di Skrillex reputo necessario il bisogno di restare liberi da qualsiasi forma di pregiudizio e chiusura mentale per essere un migliore musicista, ascoltatore, Label Owner. la musica sopratutto negli ultimi anni è in continua evoluzione e non procede più linearmente, grazie sopratutto alla grande accessibilità che oggi abbiamo grazie ai computer e uno o più programmi. E voi ? Cosa ne pensate ?

Fonte intervista ( New York Times ) Qua


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