La notizia incontrastata di questi giorni è il fiasco di TomorrowWorld, che ha inondato i social media nelle ultime ore. A causa del tempo inclemente, i promotori del festival hanno deciso che sarebbe stato meglio bloccare l’ingresso ai chi non risiedeva nel Dreamville, con conseguente prevedibile incubo logistico, alimentati dalla disinformazione e dalla mancanza di sicurezza, come cosi riferito. I partecipanti hanno deciso di usare Facebook e Twitter per condividere il loro malcontento riguardo il modo in cui TomorrowWorld ha affrontato la situazione, e la sua apparente mancanza di una forte pianificazione contro le improvvise avversità.

Una delle principali ragioni di questo articolo non è la chiusura del festival stesso, ma la mancanza di organizzazione da parte degli organizzatori e la totale mancanza di responsabilità per i partecipanti del weekend americano che si è concluso anticipatamente nella notte di Sabato. Migliaia di persone sono state lasciate al freddo, all’umido, in condizioni di fame, di sete e senza il trasporto o un riparo sufficientemente adeguato. Molti di loro sono stati costretti a camminare per lunghe distanze per raggiungere il loro veicolo parcheggiato all’entrata del festival.

 

 


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I partecipanti di Tomorrowworld contestano la sicurezza dell’evento!