Se l’anno scorso a chiudere il sabato all’Ultra sono stati niente poco di meno che Axwell & Ingrosso, in questo 2016, così avvincente, il secondo giorno di uno dei festival migliori al mondo non poteva che chiuderlo il nostro tanto amato Hardwell. Dimostrando ancora una volta di essere nella facoltà di far divertire qualsiasi pubblico in qualsiasi circostanza, il ventottenne olandese non poteva concludere meglio una delle giornate migliori (e più sorprendenti, senz’altro) di questo Ultra Music Festival, tanto colmo di grandi assenze quanto ricco di fortissime emozioni: ad esempio, i già citati Axwell & Ingrosso non hanno suonato in nessuno dei tre giorni del festival quest’anno, ma, per piangere con un occhio solo, il buono e caro Hardwell tra i diciannove brani da lui suonati (che vedremo successivamente essere più di una trentina) ha presentato dodici unreleased mai ascoltate prima, tra cui ”solo” sette con la sua firma.

Non solo Hardwell.   Non è la prima volta che vediamo alcuni special guest all’interno di un set così grande quanto quello del dj/producer olandese: l’anno scorso, ad esempio, Martin Garrix fece salire nel main stage Usher e Matisse & Sadko, mentre i Jack U, Skrillex e Diplo, invitarono nel palco un bel po’ di grandi nomi, tra cui Justin Bieber e DJ Snake. Ed è stato proprio DJ Snake, oltre i limiti della nostra immaginazione, uno dei due guests del set di Hardwell, che al minuto 20.30 non poteva che entrare in scena con Propaganda, remixata da Nom De Strip e TJR, brano jungle terror che gli sta portando tantissimo successo. Secondo special guest per Hardwell è stato Craig David: tra le tante ID vi è, appunto, quella che al momento chiamiamo ”No Holding Back” e che crediamo possa essere una delle future collaborazioni tra i due; solo col tempo sapremo altro circa questo nuovissimo brano.

Dodici ID, sette di Hardwell.   L’Ultra Music Festival, così come il Tomorrowland, viene spesso usato come rampa di lancio per presentare le unreleased, ovvero brani mai ascoltati prima di cui quasi sempre si sa pochissimo. A stupirci, però, è il numero così grande di brani da suonare per la prima volta: dodici ID, quasi sicuramente tutte made in Revealed, di cui più della metà appartenenti alla futura discografia del ventottenne olandese, tra cui: la prima ID, una collaborazione tra Hardwell e i W&W, il cui nome supponiamo essere Live Tonight o We Got This; la terza traccia suonata, una unreleased di Dannic che uscirà a breve in casa Revealed; in decima posizione due ID di seguito, tra le quali senza dubbio una traccia di Kura; per quanto riguarda la tredicesima e la quattordicesima track, sono rispettivamente brani di Olly James ed Headhunterz, entrambe in arrivo in Revealed e probabilmente aventi come secondo producer lo stesso Hardwell. Insomma, il futuro della label dai tre triangoli appare sempre più prosperoso, colmo di brani dal sound unico ed esplosivo e ricco di autori dalle capacità indiscutibili.

Che sia, il set di Hardwell, il migliore di questo Ultra 2016? Dateci un vostro parere alla nostra pagina Facebook, Revealed Italia!


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