A settembre dell’anno scorso la Disney ha pubblicato un fascicolo in cui si opponeva alla richiesta di trademark della celeberrima testa di deadmau5. Nel documento si diceva che i due loghi sono “praticamente identici all’apparenza, connotazione e immagine commerciale alle orecchie del Topolino della Disney” e potrebbe “causare confusione” ai consumatori. Questo fece subito drizzare le orecchie al topo canadese che aveva subito twittato:

“La Disney pensa possiate confondere un musicista affermato con un cartone animato. Ecco quanto pensano siate stupidi.”

E dopo queste parole aveva fatto notare che “Ghosts ‘n’ Stuff” era stata licenziata per un video-game, gli avevano chiesto di reinterpretare Fantasia ed era in fase di contrattazione per un remix della canzone tema di Star Wars prima che scoppiasse la disputa. Insomma era guerra.

Pochi giorni fa però l’avvocato di Joel ha comunicato che Disney e Deadmau5 hanno hanno trovato un accordo. I termini e le condizioni dell’accordo sono riservate, ma la Disney ha ritirato ogni sua opposizione al trademark della “Mau5 head”.

Tutto questo subito dopo le minacce  di ingiunzione al produttore del musical Deadmouse: the Musical la storia di un topo che vuole fare il DJ ma che è discriminato per il suo essere un roditore, subito ritirate non appena è stato chiarito che era una parodia.

Fonte: The Guardian


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