Steve Angello all’IMS: Album, Swedish House Mafia e altro
Singapore, come tutti voi saprete, è una città-stato famosissima per essere una delle superpotenze a livello economico dell’intero globo fin dai secoli passati. Proprio a Singapore, si è tenuto l’International Music Summit Asia Pacific (più semplicemente IMS Asia-Pacific), un meeting ideato da Pete Tong nel 2007, con cadenza annuale, che ha come obbiettivo la discussione e il progresso della cultura del Djing nel mondo. Il 2014 è stato il primo anno dello svolgimento di tale Summit in Asia, in coincidenza anche con il Zouk Out Festival. A tale summit ha preso parte anche Steve Angello che ha parlato di molti argomenti tra cui, gli Swedish House Mafia, il suo album in arrivo ad Aprile e l’EDM che rischia davvero di diventare troppo monotona secondo certi “stili”, o magari lo è già fin troppo.
Ma andiamo per gradi e partiamo col parlare del suo nuovo Album dal titolo “Wild Youth“. Il boss ha dichiarato che questo progetto è nato per creare un ibrido tra la musica che più ama e la corrente attuale: “È musica elettronica, non è Dance Music. È un tentativo di creare un ibrido tra la musica che mi ha influenzato in tutti questi anni e la corrente attuale, in modo da trasformare il tutto in canzoni. Non sto cercando di fare Pop. Molti produttori stanno cercando di andare verso l’unione tra EDM e Pop, e questo è diverso. È un album più di genere Indie, malinconico, più scuro, ma con grandi canzoni, insomma qualcosa di differente.” Poi ancora:“Noi di Size, siamo stati un’etichetta indie per tanto tempo e siamo stati in grado di navigare il mondo digitale e la transizione dall’analogico al digitale. Non abbiamo paura di fare di nuovo quei movimenti, si tratta solo di mantenere un’organizzazione stretta.”
Un altro punto importante dell’intervista è sicuramente il suo discorso riguardante gli Swedish House Mafia, il progetto conclusosi nel 2013 al quale prese parte lo stesso Steve Angello in collaborazione con Axwell e Sebastian Ingrosso: “Abbiamo avuto un grande successo con esso, ma a volte un progetto smette di funzionare. È come se chiedete a due genitori che stanno divorziando per quale motivo lo stiano facendo, e non è solo per il lavoro, se fosse facile, abbiamo emozioni e sentimenti che non coesistono tra loro.”
Su Size Records invece:“Abbiamo festeggiato un decennio di Size quest’anno e abbiamo raggiunto un accordo di parntership con Google. Abbiamo avuto più di 600.000 download in una sola settimana per il catalogo di Size da 100 releases. Abbiamo avuto un sacco di divertimento durante l’anno, come testimoniano gli show del Size In The Park. Nel mese di maggio abbiamo organizzato un Size In The Park a Stoccolma, è sempre bello tornare a casa con 70.000 persone, così sì che è stato un grande anno.” Poi alla domanda di Pete Tong sui producer “up and coming“:”Sono a capo di Size da ormai undici anni come tu sai. Questa settimana ho ricevuto più di mille demo, ma io non ho intenzione di prenderne una sola, perché non c’è niente che sia originale.” Questa dichiarazione fa riflettere sullo status della Size, una label che punta moltissimo sulla qualità. Ma fa riflettere soprattutto per le troppe poche idee dei giovani producer, i quali preferiscono magari seguire la massa e non riescono a creare qualcosa di unico e originale che possa colpire e fare effetto.
Infine sul futuro dell’EDM:“Penso che sempre più artisti Dance si stiano muovendo verso uno spettro Pop ed il filtro sta andando fuori. Vedo un sacco di persone che vanno verso la Groove. I fan sulla superficie hanno scavato più a fondo e hanno capito quali sono le sottoculture. Lentamente ma sicuramente, più gente capirà ciò che la musica Dance è, c’è solo da sperare per essere più innovativi e provare. Non si può mai dire che farai qualcosa al 100%, ma vorrei almeno contribuirvi.”
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