Quando la musica combatte la SLA
Sul nostro gruppo di Facebook, da qualche settimana a questa parte, abbiamo notato un ragazzo che, come tanti altri, è appassionato di musica.
Si chiama Andrea, in arte Dj Fanny, ha 29 anni ed ha la SLA da quando ne aveva 25.
Inizialmente lavorava presso l’impresa edile di suo zio ma con l’avanzare della malattia ha dovuto cambiare mestiere. Dopo due anni, il male si è intensificato, il che lo ha costretto a smettere di lavorare.
Nonostante tutto, centinaia di persone considerano questo ragazzo una vera forza della natura e noi non possiamo certo dissentire.
Ad attirare la nostra attenzione è stato l’impegno e la voglia di mettersi in gioco di Andrea, il quale ha postato sul nostro gruppo una foto in cui è ritratto lui, nel suo letto, davanti ad un monitor con Virtual DJ aperto. Nella descrizione della foto (che ha superato gli 800 mi piace) Andrea si è dichiarato pronto per il concertone a scopo benefico, concertone che effettivamente ci è stato ed è andato bene. L’iniziativa, che ha visto protagonista Dj Fanny ed altri djs, è stata organizzata per raccogliere fondi per la ricerca sulla SLA.
Inoltre, Andrea ha pubblicato su YouTube un brano intitolato “My window on the music” , un pezzo molto orecchiabile e ballabile che come voce ha quella del comunicatore vocale.
Abbiamo avuto modo di chiedere alcune cose ad Andrea, ecco la nostra intervista.
Qual è il tuo genere musicale preferito?
Non ho un genere che preferisco in particolare, mi piace molto il rock and roll, il metal, il punk e l’elettronica, il mio gruppo preferito sono gli AC DC, storica band australiana, mi sono tatuato pure il nome del loro primo disco.
Qual è l’artista che ti ha convinto a seguire le sue orme?
Uno degli artisti a cui cerco di ispirarmi è dj TJR, mi piace molto il suo modo di fare musica, lo adoro.
Da quanto tempo coltivi la tua passione per la musica?
La musica mi ha sempre attratto sin da bambino quando aspettavo l’estate per vedere il festival bar, poi col passare con gli anni ho conosciuto tutti i generi musicali e mi sono sempre più avvicinato al mondo dei dj.
Come ti sei sentito mentre ti esibivi al concertone ad Ales?
Ales è il mio paese, mi sono esibito il sei maggio per un evento di beneficenza e diciamo che ogni volta che suono sto bene, mi fa stare bene, soprattutto quando lo scopo è quello di raccogliere fondi!
Il tuo disco “My window on the music” è una vera bomba: suona bene ed è molto fresco. Quanto tempo ti ci è voluto per realizzarlo? Come ti è venuta l’idea?
A dire il vero non ci è voluto tantissimo, questo grazie a Francesco Daros e a Gary Caos che appena hanno visto il mio annuncio su Facebook mi hanno contattato dicendomi che loro avevano a disposizione tutti gli ingredienti per creare un brano con la voce artificiale del mio comunicatore. L’idea era appunto quella di creare musica con la voce artificiale del mio comunicatore.
Qual è il segreto per essere Dj Fanny? Molte persone ti considerano un punto di riferimento, quali consigli puoi dare ai giovani dj/producer?
Io direi che non ci sono segreti per essere Dj Fanny, sono un ragazzo come gli altri che nonostante tutto continua a seguire la sua passione. Ogni giorno ricevo tantissimi messaggi con scritto tante belle cose e non posso che essere felice sapendo che nonostante questa malattia gravissima riesco comunque a fare non meno di altre persone. Questo mi incoraggia ogni giorno sempre di più, quindi dico ai giovani di oggi di non mollare mai le proprie passioni nonostante le mille difficoltà che si possono incontrare nella vita.
Ringraziamo Andrea per la disponibilità. Vi ricordiamo di ascoltare e supportare il suo brano cliccando qui.
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