Leandro Da Silva sotto i riflettori: ecco la nostra intervista!
Come dj vero e proprio penso a 17 anni, suonavo nei piccoli clubs della mia città, però la mia passione per il clubbing credo sia iniziata molto prima. Non ricordo precisamente quando ma ricordo che da bambino ho collezionato nell’ordine: flyers di discoteche, compilation varie, cd dance e copie di riviste speciale. Diciamo che mandavo parecchi segnali di cosa avrei fatto nella mia vita da adulto.
-Come sei entrato in radio e quanta importanza ricopre nella tua carriera?
Il mio lavoro da dj e quella della radio sono strettamente legati.Ho iniziato ad avvicinarmi al mondo della radio solo per avere accesso a tutta la musica disponibile. Ero curioso di ascoltare piu musica possibile. Avevo un patto con la radio dove lavoravo, io andavo in onda e loro mi prestavano 3 cd al giorno, cosi potevo copiarli.
Il fatto poi di lavorare a Radio Deejay prima e m2o ora all’inizio mi ha sicuramente aiutato.
-Con chi ti piacerebbe collaborare e quali sono le tue prossime uscite
Ci sono molti artisti che ammiro e con i quali vorrei collaborare. Benny Benassi è un grande artista e una persona molto umile, lo stimo molto. Kryder sta creando un bel movimento per la house music. Roger Sanchez è da sempre un punto di riferimento…potrei stare qui mezz’ora ad elencare tutti i nomi.
Per quanto riguarda le uscite ho a gennaio un EP in uscita su Sosumi, due tracce caipirinha in collaborazione con C-Fast e Bring Your Body. Un’altra traccia programmata su BMKLSTCH Records, la label di Mike Mago, e una su Spinnin insieme a Gary Caos.
-Come è nato il tuo ultimo disco ?
L’ultimo disco che ho fatto in ordine cronologico è “Like the first time”. Pensavo di fare una collaborazione con gli Havoc & Lawn che mi avevano mandato gli stems, ma alla fine ho sbagliato e ho preso degli stems che mi aveva inviato Vush senza accorgermene…quindi alla fine è una collaborazione con Vush, sembra una barzelletta ma è uscita fuori una bomba!
-La serata che ricordi con più affetto della tua carriera?
Estate scorsa al Sonus Festival all’isola di Pag in Croazia. Migliaia e migliaia di persone. Bella energia, e alla fine applauso generale del pubblico. Non capita tutti i giorni!
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