Altro anno, altro Amsterdam Dance Event: lineup assurda, infiniti meetings e corse da una location all’altra. Insomma stancante ma sempre positivo. A differenza degli anni scorsi abbiamo preferito racchiudere in un unico articolo il nostro resoconto dell’Amsterdam Dance Event, così da evitarvi di leggerlo “a puntate”. Iniziamo con il Day One!

Day One – 19 Ottobre
Dopo aver lasciato le valigie nel nostro AirBnb andiamo a far colazione da Spinnin’ Records, visitando il loro Pop-Up Store: t-shirts, cappellini e vario merchandising a marchio Spinnin’ con “invasioni” a sorpresa dei loro artisti. Lungo pomeriggio dedicato alle interviste che presto saranno online: Sanjoy, Vassy, Orjan Nilsen e molti altri. Interessante il panel “Dance for a better world” dove si è parlato dell’utilità e dell’impatto sociale di un’artista; ospiti e relatori del panel: Laidback Luke, Sunnery James & Ryan Marciano e Seth Troxler. Dopo cena andiamo al main event della serata: l’onnipresente (e criticata) TOP100 che ha visto Martin Garrix nuovo numero uno al mondo. Subito dopo la premiazione andiamo allo showcase Protocol con Nicky Romero e i principali artisti della sua label (a breve le interviste online).

Day Two – 20 Ottobre
Colazione allo YouTube Vault dove abbiamo approfondito delle interessanti nuove funzioni di YouTube che presto vedrete integrate su This Is EDM. Ancora interviste: Jay Hardway, Florian Picasso ed altri ancora. Nel pomeriggio siamo stati ospiti del Writers Camp di Mixmash: sempre molto belle le iniziative volte a coinvolgere talenti e produrre buona musica. In serata siamo stati ospiti dello Showcase Monstercat + Trap Nation (che ringraziamo entrambi per l’estrema gentilezza) e della Spinnin’, questa volta per la Spinnin’ Session: clima davvero super, selezione musicale adeguata al contest…una delle serate più divertenti di questo ADE!

Day Three – 21 Ottobre
Colazione…al bar sotto casa per essere puntuali al lancio dell’Embrace Vincent: un tour multimediale nel museo di Vincent Van Gogh “guidato” da Armin Van Buuren e dalla sua musica. Un’esperienza davvero coinvolgente che consigliamo a tutti per godere ancora di più della magnificenza dei quadri di Van Gogh. A breve online l’intervista ad Armin Van Buuren e le sue considerazioni su questa iniziativa. Lasciamo il museo alla volta degli incontri con Oliver Heldens e Laidback Luke (a breve saranno pubblicate online le nostre chiacchierate). In serata ci gustiamo tre ore di set del nuovo numero uno al mondo, Martin Garrix: set molto vario con tanta musica propria, forse però 3 ore sono semplicemente troppe.

Day Four – 22 Ottobre
Quarto giorno che “si fa sentire”: i ritmi dell’ADE come ogni anno sono davvero pazzeschi, seppur l’esperienza resta sempre molto positiva ed è sempre piacevole conoscere nuovi amici, stringere nuove partnerships e ascoltare nuova musica. Nella quarta giornata di ADE ci “chiudiamo in studio” con Sander Van Doorn: fantastica esperienza, sarà sicuramente stata molto gradita dai produttori (molto numerosi come ogni anno). A seguire invece incontriamo Julian Jordan che ci racconta come è passato dal produrre in camera al suonare in contesti molto più ampi come festivals internazionali: a breve online il suo percorso di crescita artistica.

Day Five – 23 Ottobre
Il quinto giorno facciamo visita al Pop-Up Store di Martin Garrix e notiamo come l’affluenza sia sempre importante: davvero eccellente il lavoro di marketing/promozionale fatto dietro al nuovo numero uno del mondo. Chiudiamo infine in serata con l’Amsterdam Music Festival: è impressionante quanto fosse piena l’arena! Scenografia di primissimo livello, lineup stellare e pubblico visibilmente coinvolto: big up per l’AMF!

Considerazioni finali
Le ADE Conferences sono sold-out per il decimo anno consecutivo, l’affluenza di produttori ed appassionati è sempre immensa: anche quest’anno l’ADE è semplicemente il punto di riferimento per gli addetti del settore. A chi “serve” di più l’ADE? Al produttore che cerca di piazzare la propria release su una top label, al discografico che stringe accordi con corrispettivi internazionali o al fan per farsi una foto con il proprio idolo? Probabilmente la risposta è “il giusto mix che consente all’ADE di essere quello che è: un prodotto che genera più di 55 milioni di euro nelle casse olandesi”.


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