Se ne sta parlando molto, magari avrete anche visto le immagini dei profili di molti artisti tingersi di turchese: Tidal è il nuovo servizio di Streaming di Jay-Z e soci, tra i quali troviamo Madonna, Alicia Keys, Chris Martin, Rihanna, Beyoncé e Daft Punk.
Ma perché tanto clamore per questo nuovo servizio di streaming musicale? Quando tra l’altro la maggior parte di noi ascolta Spotify gratis? Il problema è proprio l’ultima parola, “gratis”. La battaglia che Jay-Z ed altre stars del settore vogliono portare avanti è contro lo streaming gratuito, che praticamente “porta” zero introiti agli artisti. Una situazione di cui questi ultimi sono stufi. Jay-Z ha infatti affermato che con Tidal vogliono cambiare le carte in regola, portando “meno profitti per tutto quel che ruota intorno e più soldi per gli artisti“.

Parlando di cifre, Jay-Z ha investito in Tidal ben 56 milioni di dollari in questa operazione ed ha chiamato a raccolta molte altre popstars per unire le forze e contrastare lo strapotere di Spotify. Sul piano strategico, invece, Tidal punterebbe a ricevere in anteprima esclusiva le canzoni degli artisti dalle etichette, rendendogli però maggiori introiti attraverso royalties e quote azionarie. Sicuramente una mano in questa battaglia la darà anche la rivale Beats Music, acquisita da Apple, che non sarà gratuita (eppure da Apple ci aspettavamo il contrario, LOL).
Su Twitter intanto un utente attacca “Quelli che, nelle loro canzoni, incitano a combattere il potere, in definitiva stanno solo ridefinendo di chi sia il potere”…


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