Milano è ormai il centro della produzione musicale italiana, sia questa mainstream che underground: l’artista che andremo ad intervistare oggi appartiene proprio a quest’ultima categoria.

È uno dei dj/producer italiani più promettenti nella scena bass/edm: classe ’97, ha già suonato su palchi importanti come il Nameless Music Festival e al fianco di nomi di spicco della scena EDM come VINAI, Retrohandz e Aquadrop, ricevendo il supporto anche da artisti internazionali: una su tutti Kiesza, che sulla propria fanpage Facebook ha condiviso il remix del singolo Take Me To Church del giovane milanese, complimentandosi pubblicamente.

Dopo aver pubblicato il singolo Nike Huarache, a fine 2015 entra nel roster di Doner Music, management/label fondata da Big Fish, mentre ad inizio 2016 la sua traccia Nke Na We, realizzata insieme alla Dopesquad, viene presentata all’interno di Diplo & Friends su BBC Radio 1Xtra. Nel frattempo il suo unofficial remix di Stranger di Skrillex viene elogiato da importanti blog internazionali come Dancing Astronaut e ThisSongIsSick, ma soprattutto dalla free label NestHQ, fondata da Skrillex stesso. Dall’inizio del 2016 ha già pubblicato 4 tracce, di cui due solo nell’ultima settimana (ieri un remix su OWSLA che potete ascoltare qui)!

Vi presentiamo l’intervista ad uno tra i producer italiani emergenti più talentuosi e in crescita nella scena: Kharfi!

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Ciao ragazzi, vi ringrazio per questa intervista e spero vi piacerà, le vostre domande mi sono piaciute molto!

1. Come sei entrato nel mondo della musica elettronica? C’è qualche artista che ti ha spinto ad iniziare a produrre?
Sono entrato nel mondo della musica elettronica non appena dopo la fine della quinta elementare, 8 anni fa (come vola il tempo), scovando archivi infiniti di musica prevalentemente elettronica, in particolare Deadmau5. Mi ricordo di come in gita di prima media attaccai il mio modesto walkman tramite aux e cominciai a mettere su in modo molto casuale varie tracce, accompagnato da un microfono: da quel momento tutti i miei compagni cominciarono a dirmi “Sei un DJ“, anche in realtà avevo solo cazzeggiato un po’ al microfono cambiando traccia dal walkman: posso considerare questo un episodio chiave, sono stato sempre una persona timidissima, conoscevo pochissima gente a scuola e parlavo con pochi, quell’episodio mi ha aiutato a buttarmi a capofitto in determinate situazioni.

2. Stai finalmente ottenendo un buon successo, come ci si sente ad essere supportato dai propri artisti preferiti?
Sto ottenendo dei risultati discreti, ho avuto un background fin troppo da DJ e finalmente due anni fa ho deciso di mettermi sotto e cercare continuità sulla produzione, dopo due anni di produzione e pochissime date alle spalle sto cominciando finalmente a ottenere risultati, anche se piccoli ma molto discreti, si ha sempre più fame, non lo metto in dubbio, ma è già gratificante
Per quanto riguarda questi risultati, la gente si scorda dopo 1 giorno di quello che hai fatto il giorno prima, il mercato è talmente ampio e pieno di gente valida che davvero, ormai l’hype dura circa un giorno massimo due, poi la gente già non si ricorda più ed è quasi come se non fosse successo nulla: devi decidere se avere una continuità con questi piccoli risultati da hype momentaneo oppure cercare di avere un prodotto fortissimo, release appunto, su una bella label o supportata da artisti davvero forti, e non parlo di popolarità, ma di quanto valgono nella scena attuale, questi per me sono risultati veri. Una delle cose più cool, oltre ai vari artisti eccetera, è stata sicuramente l’entrata nel roster di Doner Music, dove Big Fish e co. mi hanno accolto come un piccolo figlio e mi stanno guidando molto su tutti gli aspetti musicali, mi mancava qualcuno che credesse veramente in me, son contento

3. Cosa avviene nella tua giornata tipo?
La mia giornata tipo sta diventando un tabù, faccio scuola serale da tre anni per via delle ore piccole, in media dormo 4/5 ore a notte. Ho sempre avuto tanta ispirazione la notte per quanto riguarda la produzione, la tranquillità, la sensazione di avere un mondo che dorme ti fa sentire più tranquillo, libero e senza distrazioni (sicuramente non aprirai Facebook alle 2/3 del mattino per scorrere in home e perdere tempo). Pratico anche sport (nuoto e palestra) e faccio il Tecnico (Amministrazione, Finanza e Marketing) in quel di Cinisello Balsamo

4. Preferisci produrre o mixare?
Ti dirò, un paio di anni fa ti avrei detto che mixare è una figata e produrre è una rottura di coglioni, ma crescendo cambi, fortunatamente: ora ti direi che preferisco produrre piuttosto che mixare, a meno che non becco la giornata no, la classica giornata senza ispirazioni dove vorresti solo sparire. Mixare è molto bello, a me piace molto intrattenere il pubblico vocalizzando molto, ultimamente mi piace spingere i set verso una linea Garage – Hip Hop – RnB – Trap unendo il tutto da creare un set equilibrato, molto vario e sicuramente non noioso: spero di fare qualche data figa in questo periodo, sarebbe molto bello farvi vedere cosa intendo per set vario e non noioso 🙂

5. Come lavori ad una traccia? Segui un processo definito?
Solitamente parto da un idea base per poi di seguito sviluppare il resto, dipende molto da cos’hai in testa, quasi sempre il drop: penso che seguire un processo definito sarebbe controproducente, almeno nel mio caso

Produrre per quanto possa essere surreale un po’ per tutti, è una materia artistica, lavorarci con la produzione è difficile, sopratutto se con date di scadenza per progetti, come mi capita molto spesso: con ciò voglio dire che non sempre si ha l’ispirazione giusta per far qualcosa, e posso dire anche che la prima mossa si fa sempre un po’ a caso

6. Se potessi scegliere, con quali artisti collaboreresti?
Potrei farti la lista della spesa, non voglio essere troppo ricercato: Sam Gellatry, Nomak, Point Point, Troyboi, Majid Jordan, marshmello (cercate, ascoltate e godete)

Dire Sonny (Skrillex, ndr) e la sua squadra sarebbe troppo banale, è il sogno di tutti

7. Quali sono le tue tracce preferite e quelle che hai ascoltato di più ultimamente?
Ho sempre pensato di fare una bella playlist Spotify con la roba che mi ascolto ogni giorno, ma son troppo tirchio: vi do tre titoli di tre tracce che mi fanno volare, sempre

Mura Masa – Lotus Eater
Sam Gellatry – …haha (si, si chiama così)
Bonzai – KBG

Comunque cerco sempre di ascoltare tutto e spesso ci riesco: sono molto vario e vado molto a periodi, ascolto più o meno 50 tracce nuove ogni giorno, di diversi generi

8. Cosa ne pensi della scena italiana attuale?
La scena sta crescendo di livello, nell’ultimo anno grazie a vari blog e gruppi (in primis grazie a voi che avete un bacino molto più grosso rispetto ad altri) si riesce a fare più informazione, ad esporre la propria musica e idee, è da un po’ di mesi che sul gruppo vedo più roba ricercata

La scena italiana ha, come ovunque e in qualsiasi genere, fin troppi “backstage hoe”: vedo troppo perbenismo, piccoli ed esperti leccaculi e sanguisughe, perdono tempo a parlare, commentare, far valere la propria presenza a vari eventi per pressare vari artisti… Nel mio piccolo io preferirei farmi i fatti miei e lavorare, come dicevo nella domanda due, certe cose vanno e vengono, il prodotto rimane, sempre.
Detto questo vi lascio un paio di artisti Italiano che apprezzo molto per la roba che fanno:
Inari, Marble, Rulezz, Bassthunder, Fugue, MIDIcal, Elnath, Vush e alcuni tra i già affermati tra cui Favulous, Aquadrop, Phonat

9. Quale consiglio daresti ai giovani producer che come te hanno questa passione?
Non avere troppe pretese, porsi degli obbiettivi a livello produttivo, preferibilmente settimanali
Non stare troppo tempo dietro i social
Dare importanza alla scuola (vedo troppa gente abbandonare scuola per dedicare più tempo alla produzione)
Non guardare quello che fanno gli altri, non essere gelosi, lavorare a testa bassa
Non sbandierare i piccoli successi, non mettetevi in posizione di persona saccente (io faccio, io so, io dico) coi propri colleghi
Lavorare per se stessi, non per uscire “in quella label lì”
Crearsi una propria identità. vera e solida
eh si, lo dicono tutti, non a caso: trovatevi un vostro sound

10. Hai qualche episodio divertente capitato ad una serata o in studio che ci vuoi raccontare?
Oramai mi becco giornalmente con i miei collaboratori più fedeli (con cui formo il gruppo DopeSquad) e li c’è da ridere, dovreste esser con noi per capire. Un episodio divertente e totalmente random invece è stato il Take Off Music Festival del 2014, dove completamente a caso Nicky Romero caricò un mio selfie con lui sul suo Twitter, probabilmente con un intento molto sfottò, ma sticazzi

È stata davvero una bella intervista, ringrazio Lorenzo Camastro per le domande e auguro a tutto lo staff di This Is EDM un buon avvenire, apprezzo tanto il lavoro che fate, la vostra crescita da all’occhio di tutti!

get u good

 

Ringraziamo Kharfi e Doner Music per il tempo concessoci e auguriamo il meglio al giovane milanese!


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