Penso sia noto ad ognuno di noi che la scena EDM sia in continuo mutamento; mutamento che sta rendendo la famigerata Electronic Dance Music sempre più pop, sempre più cantata e sempre meno ballata: basti pensare all’ultimo album di Calvin Harris, composto da tracce ben diverse dai suoi componimenti precedenti, oppure agli ultimi dischi di Martin Garrix, caratterizzati da un sound sempre più commerciale.
Tomorrowland, il festival EDM mainstream per eccellenza, sta sentendo gli effetti di questo mutamento sempre di più.
I primi sintomi del fatto che qualcosa stesse cambiando si sono verificati nell’edizione del 2015, quando sul mainstage si è esibito Paul Kalkbrenner, artista ben diverso dai classici nomi che siamo abituati a sentire sul palco principale del festival.
Il cambiamento si è sviluppato sempre più progressivamente, passando dai Carl Cox, Len Faki, Ricardo Villalobos e compagnia bella della scorsa edizione sino ad arrivare a, udite udite, Dua Lipa, Lil Pump e (presumibilmente) molti altri nel 2018.

Credits: Scott Dudelson/Getty Images

Lil Pump, classe 2000: il suo brano “Gucci Gang” vanta 300 milioni di ascolti su Spotify. Credits: Scott Dudelson/Getty Images

Certo, il fatto di avere a disposizione due weekends aumenta la versatilità dell’evento, attirando così sempre più persone e permettendo agli organizzatori di cavalcare la cresta dell’onda, seguendo le ultime tendenze.
La lineup della 13esima edizione è in continuo aggiornamento ed attualmente sembra che quest’anno avremo modo di assistere a sei giorni molto interessanti. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere con un commento sulla nostra pagina Facebook oppure scrivendo la vostra opinione sul nostro gruppo.


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